Home | Blog | Borghi | Scilla e Chianalea: viaggio nell’antico borgo di pescatori
Condividi l'articolo

Viaggio a Scilla e Chianalea, il borgo dei pescatori legato al mito e all’architettura antica, chiamata la “Venezia del Tirreno”.

Affacciato sul Mar Tirreno, Scilla e la sua frazione marinara Chianalea offrono un intreccio suggestivo di storia e paesaggio. Questo antico borgo di pescatori si trova nella Calabria meridionale lungo la Costa Viola, in provincia di Reggio Calabria. Qui, il mito convive con la vita del paese, tra scorci marini e ambienti che conservano un’atmosfera sospesa. A fare da sfondo, le acque blu intenso dello Stretto di Messina e la roccia su cui sorge il Castello Ruffo, simbolo imponente del luogo.


Vista aerea del borgo di Scilla | Crediti: PolonioVideo

Comune

Scilla

Provincia

Reggio Calabria

Origini e mito del borgo: la leggenda di Scilla e Cariddi

Il nome “Scilla” ha origine nella mitologia greca. Esso, infatti, richiama la figura di Scilla, una creatura leggendaria condannata a vivere tra gli scogli dello Stretto di Messina, di fronte a Cariddi, che secondo il mito dimorava sul lato siciliano.

Scilla, inizialmente una ninfa marina di straordinaria bellezza, fu trasformata in un essere mostruoso dalla maga Circe, accecata dalla gelosia e dall’invidia. Il mito, narrato da Omero nell’Odissea, descrive la sua figura come un mostro con più teste e fauci pronte a ghermire chi passava nello stretto. Considerata, quindi, una minaccia, costrinse Ulisse a scegliere tra i pericoli rappresentati dalle due creature.

Questo racconto ha lasciato una traccia indelebile nella cultura locale, tanto che il legame con la leggenda è testimoniato anche da monumenti come quello della Fontana di Nettuno a Messina, dove Scilla e Cariddi sono raffigurate accanto al dio del mare.

Scilla e Cariddi raffigurate ai lati di Nettuno nella Fontana del Nettuno a Messina | Crediti: Alessandro De Trovato

Castello Ruffo: una fortificazione di origini antichissime

Il simbolo più riconoscibile del borgo è il Castello Ruffo, costruito su uno sperone roccioso che si protende nel mare. Di origini antichissime (la prima fortificazione della rupe risale all’inizio del V secolo a.C.), fu rimaneggiato in diverse epoche fino a divenire, in età moderna, una residenza nobiliare. Oggi il castello è aperto al pubblico e offre una vista mozzafiato sul Tirreno, sullo Stretto di Messina, sulla Sicilia e sulla costa calabrese.

All’interno del complesso si trovano resti architettonici, piccoli spazi espositivi, aree panoramiche e ambienti un tempo abitati. La sua posizione lo rende anche uno dei punti fotografici più apprezzati dell’intera costa tirrenica.

Il Castello Ruffo | Crediti: Cesare Barillà

Chianalea, la “Piccola Venezia del Tirreno”

Chianalea è la parte più antica e pittoresca di Scilla. Spesso è chiamata “Piccola Venezia del Sud“, “Piccola Venezia” o “Venezia del Tirreno” per via delle sue case costruite direttamente sugli scogli e sul mare. Il nome deriva da “Piano della Galea”, riferito probabilmente alle imbarcazioni dei pescatori che un tempo sostavano qui. Le abitazioni, collegate da viuzze strette e lastricate, hanno porte che si affacciano sulla strada e finestre che si aprono direttamente sul mare.

Scorcio sul mare tra le case dei pascatori a Chianalea | Crediti: francescosgura

Case sul mare a Chianalea di Scilla, borgo di pescatori

La “Piccola Venezia del Sud”, vista dal porto | Crediti: Salvatore Migliari

Case dei pescatori affacciate sul mare | Crediti: Mmoyaq

Passeggiare a Chianalea significa quindi perdersi in vicoli antichi, archi in pietra, gradini e scorci marini, con il suono delle onde che accompagna ogni passo. Inoltre, in questo borgo pittoresco non mancano i ristoranti tipici che offrono pesce fresco, spesso servito a pochi metri dall’acqua. Ristorantini sul mare, bar, yogurterie, gelaterie e molto altro: qui trovi tutto per rendere il viaggio un momento di relax osservando il mare della splendida Costa Viola.

Cosa vedere a Scilla e Chianalea

Oltre al castello Ruffo e al borgo di Chianalea, il paese offre altri luoghi di interesse:

  • La Chiesa di San Rocco, patrono del paese: la chiesa è situata nella parte alta. Il 16 agosto di ogni anno si celebra una delle feste religiose più sentite della zona.

  • La spiaggia di Marina Grande è una lunga distesa di sabbia e ciottoli bagnata da acque limpide. Questa spiaggia è separata da Chianalea dal promontorio del castello.

  • Il Belvedere di Piazza San Rocco è un punto panoramico straordinario da cui osservare il tramonto sul mare.

Spiaggia di Marina Grande, Chiesa di San Rocco e Castello Ruffo | Crediti: Marcuscalabresus

Eventi e tradizioni

Oltre alla festa di San Rocco, che include una solenne processione e uno spettacolo pirotecnico sul mare, si svolgono anche eventi estivi culturali, musicali e gastronomici.

Tra gli eventi più noti:

  • “Scilla Jazz Festival”, che anima il paese con concerti tra i vicoli.

  • Sagra dedicata al pesce spada.

Case dei pescatori a Chianalea | Crediti: Mint_Images

Il borgo dei pescatori oggi: turismo e identità

Negli ultimi anni Scilla è diventata una delle località balneari più ricercate della Calabria, grazie anche alla sua capacità di coniugare il fascino del borgo antico con servizi moderni e strutture ricettive di qualità.

Nonostante l’aumento considerevole del turismo, il paese ha saputo mantenere intatta la sua identità: gli abitanti di Chianalea, in particolare, vivono ancora secondo ritmi legati al mare e alla pesca, contribuendo a preservare l’autenticità del borgo.

Ti piace
questo articolo?

⚞ Invialo a chi vuoi tu ⚟

Come arrivare e quando visitare Scilla

Il paese è facilmente raggiungibile in auto tramite l’Autostrada A2 (uscita Scilla) oppure in treno, grazie alla linea ferroviaria tirrenica. La stazione dei treni si trova a pochi minuti a piedi dal centro.

Il periodo migliore per visitare il borgo è da maggio a settembre, quando il clima è ideale per le passeggiate e il mare è balneabile.

Conclusione

Scilla e Chianalea offrono due prospettive complementari dello stesso paesaggio costiero: una legata alle narrazioni antiche e all’architettura storica, l’altra a stretto contatto con il Mar Tirreno. 

Visitare questo angolo di Calabria significa immergersi in un mondo dove il tempo scorre più lentamente, tra strutture antiche e orizzonti infiniti. Una meta imperdibile per chi ama i centri abitati sul mare, la cultura mediterranea e le storie che sanno di sale e leggenda.

Naviga per tag

Crediti

Foto in copertina: PolonioVideo

Immagini: Wikimedia Commons

Condividi l’articolo

Condividi l'articolo

Articoli simili